Presentato il Bilancio sociale della Comunità Montana Mugello per fare il punto sull'Ente e sulle attività svolte in vista della sua trasformazione in Unione di Comuni.
COMUNICATO STAMPA
Tutta la Comunità Montana Mugello nel “Bilancio sociale”
58 pagine con 27 schede che illustrano con dati e cifre l’attività svolta.
Chi siamo, cosa facciamo, perché ce ne occupiamo, quanto costiamo; per sapere tutto sulla Comunità Montana Mugello bastano due parole: “Bilancio sociale”. L’aggiornamento 2008-2010 è stato presentato dal presidente Stefano Tagliaferri in un’iniziativa pubblica ieri pomeriggio a Borgo San Lorenzo, insieme al sindaco Giovanni Bettarini e il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani.
La Comunità Montana fa il bilancio di quello che è e ha fatto, in previsione del suo “superamento” in Unione dei Comuni, forma istituzionale individuata dalla Regione Toscana. Lo fa, per la seconda volta, con una pubblicazione “fatta in casa”, curata dagli uffici dell’ente, semplice nell’impaginazione e nella grafica ma chiara ed esaustiva. L’ “eredità” è tutta raccolta in questo “bignami”: “Lo riproponiamo - spiega Tagliaferri - nella forma del precedente uscito nel gennaio 2008, che tra l’altro è stato premiato dal ministero della Pubblica Amministrazione e preso a modello dall’Università di Roma. Lo abbiamo realizzato in proprio, è divulgativo, di facile lettura e comprensione, ed è diviso per argomenti e per ciascuno si trova una scheda formulata con un resoconto dettagliato di spese, investimenti, interventi, attività e servizi. Con questo diciamo cosa abbiamo fatto e lo abbiamo voluto presentare con un’iniziativa pubblica per coinvolgere il territorio nel dibattito sulla trasformazione della Comunità Montana: una storia importante per il Mugello pare essere arrivata al termine ma, con la dote dell’esperienza accumulata, ne inizierà un’altra e auspichiamo che venga riconosciuto il carattere montano del nostro Mugello”. Il Bilancio sociale restituisce il senso di una “storia”.
La pubblicazione segue il ‘format’ di quella precedente, del 2008, e si compone di 58 pagine, con 27 schede suddivise in 6 aree di riferimento - Sviluppo locale, Territorio, Ambiente, Economia rurale, Società e Governance - con dati e cifre (ripartite in spese correnti e in conto capitale) - che raccoglie e illustra in dettaglio funzioni, attività, servizi, progetti, interventi. Per ognuno si fa il punto della situazione rispondendo a semplici domande: “Che cos’è? Cosa facciamo? Perché se ne occupa la Comunità Montana? Quali risultati sono stati raggiunti? Chi ne beneficia? Quante risorse vengono impiegate?”. Schede di facile lettura e comprensione che forniscono informazioni e cifre sull’attività istituzionale e le diverse azioni condotte dall’ente per lo sviluppo del territorio.
A fare qualche esempio ci pensa lo stesso Tagliaferri: “Che si è fatto per sostenere la filiera agricola e zootecnica di qualità nel nostro territorio? Investimenti consistenti nell’adeguamento del Centro Carni per aumentare la distintività del distretto zootecnico mugellano - spiega -. Cosa si è fatto per la nascita e l’insediamento di nuove imprese? Si guardi il risultato dell’iniziativa partita nel giugno 2009 per l’incubazione di nuove imprese che ha già visto l’uscita delle prime imprese “incubate” che passano ora ad una collocazione definitiva sul territorio, cariche della esperienza in campi a forte innovazione e animate da giovani laureati - aggiunge -. Quanto si è fatto per avere sul territorio occasioni di formazione, ordinaria e universitaria, per i giovani che vogliono qualificarsi per entrare nel mondo del lavoro? La risposta - chiosa - è la serie di iniziative e accordi definiti nel Patto Formativo di zona, e di particolare importanza è la conferma del decentramento a Borgo San Lorenzo del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche”.
Per il presidente Tagliaferri il Bilancio sociale è l’occasione per “capire cosa è stato il nostro passato e condividere la visione sul nostro futuro mugellano”. Per suscitare dibattitto, discussione, approfondimento. E “nel dibattito che si è aperto sul superamento della Comunità Montana - sottolinea Tagliaferri -, è necessario che si curi innanzitutto il bene primario della unitarietà del territorio, si condividano i passaggi di cambiamento anche in momenti di scarsa chiarezza come quelli che stiamo vivendo e soprattutto non si perdano di vista le attività che in questi anni abbiamo potuto e voluto sviluppare, grazie anche all’impegno e serietà dei dipendenti dell’ente. Non abbiamo bisogno di accorpare solo funzioni fra comuni, ma è necessario condividere i destini di un intero territorio, comuni piccoli con i comuni grandi, con una reprocità nei rapporti tra noi Mugello e la città”.
“Qualunque strada si intraprenda - conclude Tagliaferri -, è comunque nostro dovere tenere insieme i destini istituzionali e finanziari del Mugello, per dimostrare che il nostro dinamismo è un contributo moderno allo sviluppo oltre che del nostro territorio, anche della nostra regione e del nostro paese”.
A cura di
ufficio stampa - johnny tagliaferri
339 5042027
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