Firenzuola ebbe origine per volontà di Firenze con la funzione strategica di terra nuova comunale posta a tutela della fondamentale via di comunicazione che univa Firenze a Bologna, in un territorio fin allora in mano alla potente famiglia degli Ubaldini, ostile alla Repubblica fiorentina. La sua struttura regolare, disegnata dagli ingegneri della Repubblica, che la realizzarono attorno al 1350 (la prima pietra fu posta nel 1332), appare esemplata sulle “terre nuove” di fine Duecento - inizi Trecento del Valdarno Superiore, con cinta muraria merlata e una poderosa Rocca dotata di torre (1371 circa). Altra caratteristica di questa piccola ‘città ideale’ tardo medioevale è la presenza dei portici che bordano tutti i principali assi del paese.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Firenzuola fu completamente distrutta dai bombardamenti degli alleati, il 12 settembre 1944. La ricostruzione di Firenzuola cominciò subito, a guerra conclusa. L’abitato era stato distrutto per il 98%, tanto che la Prefettura di Firenze lo dichiarò ”il paese più sinistrato della provincia a causa di eventi bellici”. Con la ricostruzione prevalse il tessuto edilizio “moderno”, a discapito di possibili ricostruzioni tipologiche, realizzabili con il recupero di materiali tra le macerie; tuttavia furono rispettati gli allineamenti stradali, la volumetria e l’obbligo dei portici. Anche la chiesa principale del paese, la Propositura di San Giovanni Battista, completamente distrutta nel bombardamento, fu ricostruita in stile moderno, sia nelle linee che nei materiali, su progetto di due dei protagonisti del panorama architettonico del Dopoguerra, Carlo Scarpa e Edoardo Detti e fu inaugurata nel 1966.
Oggi Firenzuola si presenta come una terra vocata al turismo ambientale, per i suoi paesaggi aspri e mozzafiato, le molteplici attrattive escursionistiche (trekking, equitazione, cicloturismo, canoa), un fiume (il Santerno) adatto alla balneazione e a piacevoli solarium in estate: un territorio vastissimo e tutto da scoprire.