Associazione culturale Archivio Zeta

L'associazione culturale Archivio Zeta nasce nel 1999 per volontà di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, autori e produttori indipendenti di lavoro culturale (con particolare attenzione per teatro e cinema), formatisi con Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Jean Marie Straub, Daniele Huillet e Paolo Benvenuti.

Il lavoro culturale che l’Associazione svolge è rivolto con particolare attenzione all’archivio, alla memoria umana perché lì risiedono le radici del futuro.


Il debutto dell’Associazione Archivio Zeta avviene nell’estate del 1999 al Festival di Chieri con Gli Uccelli di Aristofane a cui sono seguiti: nel luglio del 2000 Sentieri nel Ghiaccio di Werner Herzog per il Festival delle Colline torinesi e nel dicembre 2000 al Teatro di Rifredi di Firenze Anfitrione di Plauto.
Il 27 gennaio 2001 in occasione della prima Giornata della Memoria ha prodotto con la Libreria Seeber di Firenze il ciclo di letture Il Teatrino della Memoria, e l’anno successivo ha presentato al Teatro Miela di Trieste il Progetto multimediale sulla Memoria della Shoà - La Notte tratto da La Nuit di Elie Wiesel. Il Progetto comprende una video-intervista al Premio Nobel per la Pace Elie Wiesel, che Archivio Zeta ha incontrato a Boston il 25 ottobre 2001 e immagini dei campi di concentramento girate nel dicembre 2001 (itinerario nei luoghi de La Notte: Sighet, Auschwitz, Birkenau, Buchenwald).
Nel 2002 debutta Il Ciclope di Euripide: l’ultima tappa della Trilogia del Disorientamento, il Progetto triennale che Archivio Zeta ha dedicato al teatro comico antico. La Trilogia è stata presentata per la prima volta integralmente (Gli Uccelli – Il Ciclope - Anfitrione) presso il Winterthur Theater in Svizzera nel 2002.


Archivio Zeta ha iniziato nel 2002 un’intensa collaborazione con il Comune di Firenzuola, organizzando sul territorio incontri, seminari, letture pubbliche, laboratori, spettacoli e fondando nel 2004 il Festival di una terra nuova: stagione di teatro, musica, cinema, arte e incontri. Ha inaugurato il Museo della pietra serena di Firenzuola con l’azione scenica itinerante L’età della pietra, drammaturgia costituita da testi originali inediti del 1300, recuperati presso l’Archivio di Stato, grazie alla collaborazione con il Prof. Franek Sznura, docente di Esegesi delle fonti storiche medievali presso l’Università di Firenze; nel 2003 ha prodotto Interviste Impossibili di Italo Calvino.


Archivio Zeta si occupa anche di cinema documentario. Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti hanno curato la regia di: Viaggio nella Notte (2003), Storia di un pezzo di legno (2003); Mario Luzi – Incontro a Pienza (2004); Confino senza confini (2005); Come ho tentato di diventare europeo (2007).
Nel 2003 è stato inaugurato il Progetto Linea Gotica sulla Memoria del passaggio del fronte e della guerra civile di liberazione, costituito da I Persiani (2003) e Sette contro Tebe (2005) di Eschilo e Antigone (2006) di Sofocle presso il Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, il più grande sacrario di vittime tedesche della seconda guerra mondiale in territorio italiano.


Fanno parte del Progetto Linea Gotica anche il film documentario in tre parti Le Montagne parlano (2004-2006) costituito da testimonianze inedite, foto restaurate e filmati originali del bombardamento di Firenzuola e del passaggio del fronte sulla Linea Gotica, rintracciati presso il National Archive di Washington (USA), grazie alla collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Firenze e con la Soprintendenza dei Beni Archivistici, e Sinfonia nucleare per Hiroshima (2005), oratorio civile per il sessantesimo anniversario di Hiroshima e Nagasaki svoltosi nella Galleria dell’Alta Velocità di San Pellegrino (FI) in costruzione. L’intero Progetto ha ottenuto, per meriti culturali, didattici e artistici, l’Alto Patronato dei Presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano e il sostegno di Regione Toscana, Comunità Montana del Mugello, Comune di Firenzuola.


Nell’estate 2006 collabora con il Centro Tempo Reale di Firenze, fondato da Luciano Berio, all’allestimento video e alla regia de Il Segno, opera multimediale di musica contemporanea, composta da Patrizio Barontini, ispirata ad una scena dell’Agamennone di Eschilo nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. L’opera è andata in scena in prima assoluta presso il Forum Neues Musiktheater – Staatsoper di Stoccarda (Germania) il 28 luglio 2006 nell’ambito del festival NewMediaPocketOpera.
Nel dicembre 2006 è stato presentato Plutocrazia, un percorso teatrale sui temi dell’economia ispirato al Pluto di Aristofane con contaminazioni da Karl Marx, Simone Weil ed economisti contemporanei, scritto in collaborazione con il Prof. Franco Belli, preside della facoltà di Economia di Siena.

 

Nel 2008 inaugura il nuovo progetto triennale Uomo Techne con la messa in scena del Prometeo incatenato di Eschilo al Sasso di San Zanobi a Firenzuola, con le musiche composte da Giovanna Marini. E’ la prima tappa del nuovo progetto di Archivio Zeta incentrato sul tema del rapporto dell'uomo con la tecnica e ambientato in un nuovo teatro naturale: il Sasso di San Zanobi, un sasso di straordinaria bellezza, un paesaggio superbo, la rupe a cui viene incatenato Prometeo, colui che ha donato il fuoco agli uomini.

 

Nel 2009 inaugura il Posto delle fragole, un centro per la cultura a Firenzuola: uno spazio polivalente in cui l'Associazione organizza iniziative culturali di varia natura e ha la propria sede.

 

Per conoscere le attività in programma presso il Posto delle fragole e seguire gli spettacoli teatrali di Archivio Zeta a Firenzuola e in tutta Italia, visita il sito dell'Associazione.